Riflessioni, turbamenti ed incidenti. Casco appeso al chiodo
Inviato: lun ott 24, 2011 12:48 pm
Super Sic se ne è andato, nella maniera più tragica che un pilota potesse fare, un brutto incidente in gara.
Ci lascia non un solo pilota, ma un campione dalle caratteristiche ineguagliabili. Talento, cortesia, simpatia e naturalezza sono doti che unite fanno di un uomo normale un super eroe da prendere come esempio in ogni circostanza, soprattutto sui campi di gara. Per tutti....
Un destino inglorioso per chi, all' alba dei 24 anni, ha dentro di se quell' energia che lo catapulta in avanti a velocità supersoniche, verso mille avventure e verso quel sogno che è il motociclismo.
Tristezza, commozione e turbamenti interni.
Ho avuto la notizia mentre mi stavo preparando per la gara, una gara che non avrei voluto fare, partito tutto male già dal Sabato quando avevo capito che non "c'ero" e che la moto non stava attaccata a terra per colpa di gomme che non funzionano, na a me ne a nessuno dei miei amici-avversari.
Ci siamo aggregati ed abbiamo optato per fermarci prima del traguardo, tutti insieme...ma non ce lo hanno permesso per qestione di sicurezza, così con l' amaro in gola e pensieri tristi siamo saliti in sella per onorare Sic con lutto sul braccio sinistro.
Vista la scarsità di piloti per categoria, la direzione ha deciso di fare correre mingp e pit insieme in un circuito infido, stretto, scivoloso ed ostico come quello di Pomposa, dove se cadi ... cadi piano e rimani in mezzo alla pista. Nulla di più sbagliato in questa scelta....sentivo che sarebbe successo qualcosa ed infatti così è stato.
Incidente
Partenza e via. Noi con le PMT eravamo i "messi peggio" dato che le cadute nostre delle minigp sono state parecchiè (soprattutto le mie che solitamente cado poco di per me) ed i tempi erano altissimi in qualifica.
Metà del primo giro la tragedia, un pilota sbanda ed esce di traiettoria, allarga e prende in pieno la ruata anteriore di MAriottini Simone che mi precedeva a poci centimentri. Simone cade e lo ritrovo disteso perpendicolarmente sulla striscia di asfalto ! Non posso fare nulla... pinzo, non c'e' spazio per evitarlo. Panico, mollo il freno e mi alzo sulla sella come per saltare un panettone in motocross. Tiro su l' anteriore di peso e lo centro in pieno, la manovra ha fatto si che lo usassi come trampolio di lancio, sento proprio che le gomme lo schiacciano, ma guardavo avanti e non capisco dove l' ho preso. Sono in piedi per miracolo dopo il terribile salto, mi giro e vedo l' inferno.
Simone è terra con la visiera aperta e le braccia distese dietro la testa, mentre gli altri los chivano in qualche maniera. Mi infilo nell' erba e cerchi la leva del cambio....non c'e' ! Butto la moto sulla rete e corro verso il pilota ancora disteso a terra , non si muove ed ha gli occhi spalancati in un' epressione di terrore. ll panico mi assale, subito mi viene in mente la notizia appena avuta di Sic e mi si congela il sangue, ho paura.
Grido, grido come un pazzo e mi accerto della situazione cercando riprenderlo, Simone inizia a muovere le mani e sbatte le ciglia, è vivo ed i medici appena sopraggiunti gli fanno muovere le gambe.
Grida : il fianco, il bacino ! L ' epressione è quella di dolore puro, occhi viola e rughe su tutta la faccia in una morsa di dolore ben visibile sotto il casco.
Inizio a strare male e mi scende l' adrenalina, sono sollevato perchè non sapevo dove lo avevo preso (avevo visto il torace dalla mia visuale), ma preoccupato ed in ansia per quello che gli avevo combinato.
I medici mi allontanano, torno in griglia e riparto in terza senza poter cambiare.
Mi predo pure un super cazziatone da direttore di gara (giustissimo) e riptarto. Mi si inchioda la leva del freno anteriore....gara finita, campionato perso matematicamente.
Rifressione
Il nostro sport è pericoloso, ma fin li ci arrivano tutti. Dalle grandi MotoGP alle piccole minimoto, l' incidente è sempre dietro l' angolo ed il destino a volte è contrario alla vita stessa.
Simone , dopo che sono tornato in tenda, si è presentato con le sue stesse gambe (sospiro di sollievo, ancora mille scuse e tristezza per l' accaduto) per dirmi grazie, grazie per esserti preoccupato per me.
Di cosa ? Come avrei potuto NON esserlo dopo che ti sono passato sopra ?
Gli fanno male le gambe ed il bacino, ma è in piedi e tolto il dolore ed il livido che lo avvolgono sta bene.
Mi sento comunque colpevole, anche se non avrei potuto fare diversamente. Fare male ad un compagno è per me un disonore e motivo di preoccupazione massima.
Conclusione
Sic non c'e' più, Rossi sarà disperato, Edwards probabilmente non dormirà per i prossimo mesi e la disperazione avvolge i familiari, amici intimi, teams e tutto il mondo del motociclismo mondiale.
Accuso molto questa perdita, anche se non lo conoscevo di persona. Era il pilota che tifavo da tempo ed in lui vedevo il futuro campione del mondo, quella speranza di tornare in piedi sul divano per un pilota pulito, umano e fatto di carne ed emozioni.
Visto e sommato tutto, ho deciso di non gareggiare mai più, di appendere il casco al chiodo in maniera definitiva.
Ciao Simone, curati e riposati, presto ci rivedremo perchè noi possiamo....
Addio Marco, guardaci con i tuoi occhioni dal firmamento, dove fi troppo presto hanno deciso di averti solo per loro. Proteggi i piloti più fortunati di te ed avvolgi con la tua semplice umanità tutto il mondo del motociclismo.
Super.Sic Lives 4Ever
Ci lascia non un solo pilota, ma un campione dalle caratteristiche ineguagliabili. Talento, cortesia, simpatia e naturalezza sono doti che unite fanno di un uomo normale un super eroe da prendere come esempio in ogni circostanza, soprattutto sui campi di gara. Per tutti....
Un destino inglorioso per chi, all' alba dei 24 anni, ha dentro di se quell' energia che lo catapulta in avanti a velocità supersoniche, verso mille avventure e verso quel sogno che è il motociclismo.
Tristezza, commozione e turbamenti interni.
Ho avuto la notizia mentre mi stavo preparando per la gara, una gara che non avrei voluto fare, partito tutto male già dal Sabato quando avevo capito che non "c'ero" e che la moto non stava attaccata a terra per colpa di gomme che non funzionano, na a me ne a nessuno dei miei amici-avversari.
Ci siamo aggregati ed abbiamo optato per fermarci prima del traguardo, tutti insieme...ma non ce lo hanno permesso per qestione di sicurezza, così con l' amaro in gola e pensieri tristi siamo saliti in sella per onorare Sic con lutto sul braccio sinistro.
Vista la scarsità di piloti per categoria, la direzione ha deciso di fare correre mingp e pit insieme in un circuito infido, stretto, scivoloso ed ostico come quello di Pomposa, dove se cadi ... cadi piano e rimani in mezzo alla pista. Nulla di più sbagliato in questa scelta....sentivo che sarebbe successo qualcosa ed infatti così è stato.
Incidente
Partenza e via. Noi con le PMT eravamo i "messi peggio" dato che le cadute nostre delle minigp sono state parecchiè (soprattutto le mie che solitamente cado poco di per me) ed i tempi erano altissimi in qualifica.
Metà del primo giro la tragedia, un pilota sbanda ed esce di traiettoria, allarga e prende in pieno la ruata anteriore di MAriottini Simone che mi precedeva a poci centimentri. Simone cade e lo ritrovo disteso perpendicolarmente sulla striscia di asfalto ! Non posso fare nulla... pinzo, non c'e' spazio per evitarlo. Panico, mollo il freno e mi alzo sulla sella come per saltare un panettone in motocross. Tiro su l' anteriore di peso e lo centro in pieno, la manovra ha fatto si che lo usassi come trampolio di lancio, sento proprio che le gomme lo schiacciano, ma guardavo avanti e non capisco dove l' ho preso. Sono in piedi per miracolo dopo il terribile salto, mi giro e vedo l' inferno.
Simone è terra con la visiera aperta e le braccia distese dietro la testa, mentre gli altri los chivano in qualche maniera. Mi infilo nell' erba e cerchi la leva del cambio....non c'e' ! Butto la moto sulla rete e corro verso il pilota ancora disteso a terra , non si muove ed ha gli occhi spalancati in un' epressione di terrore. ll panico mi assale, subito mi viene in mente la notizia appena avuta di Sic e mi si congela il sangue, ho paura.
Grido, grido come un pazzo e mi accerto della situazione cercando riprenderlo, Simone inizia a muovere le mani e sbatte le ciglia, è vivo ed i medici appena sopraggiunti gli fanno muovere le gambe.
Grida : il fianco, il bacino ! L ' epressione è quella di dolore puro, occhi viola e rughe su tutta la faccia in una morsa di dolore ben visibile sotto il casco.
Inizio a strare male e mi scende l' adrenalina, sono sollevato perchè non sapevo dove lo avevo preso (avevo visto il torace dalla mia visuale), ma preoccupato ed in ansia per quello che gli avevo combinato.
I medici mi allontanano, torno in griglia e riparto in terza senza poter cambiare.
Mi predo pure un super cazziatone da direttore di gara (giustissimo) e riptarto. Mi si inchioda la leva del freno anteriore....gara finita, campionato perso matematicamente.
Rifressione
Il nostro sport è pericoloso, ma fin li ci arrivano tutti. Dalle grandi MotoGP alle piccole minimoto, l' incidente è sempre dietro l' angolo ed il destino a volte è contrario alla vita stessa.
Simone , dopo che sono tornato in tenda, si è presentato con le sue stesse gambe (sospiro di sollievo, ancora mille scuse e tristezza per l' accaduto) per dirmi grazie, grazie per esserti preoccupato per me.
Di cosa ? Come avrei potuto NON esserlo dopo che ti sono passato sopra ?
Gli fanno male le gambe ed il bacino, ma è in piedi e tolto il dolore ed il livido che lo avvolgono sta bene.
Mi sento comunque colpevole, anche se non avrei potuto fare diversamente. Fare male ad un compagno è per me un disonore e motivo di preoccupazione massima.
Conclusione
Sic non c'e' più, Rossi sarà disperato, Edwards probabilmente non dormirà per i prossimo mesi e la disperazione avvolge i familiari, amici intimi, teams e tutto il mondo del motociclismo mondiale.
Accuso molto questa perdita, anche se non lo conoscevo di persona. Era il pilota che tifavo da tempo ed in lui vedevo il futuro campione del mondo, quella speranza di tornare in piedi sul divano per un pilota pulito, umano e fatto di carne ed emozioni.
Visto e sommato tutto, ho deciso di non gareggiare mai più, di appendere il casco al chiodo in maniera definitiva.
Ciao Simone, curati e riposati, presto ci rivedremo perchè noi possiamo....
Addio Marco, guardaci con i tuoi occhioni dal firmamento, dove fi troppo presto hanno deciso di averti solo per loro. Proteggi i piloti più fortunati di te ed avvolgi con la tua semplice umanità tutto il mondo del motociclismo.
Super.Sic Lives 4Ever