Discussione sugli ammortizzatori tra Sport-Toys e skeggia
Inviato: mer nov 03, 2010 9:52 am
Un telaio può andre bene o male, questo normalmente c'entra poco o niente su dove viene prodotto, anche perchè parliamoci chiaro, la cina è tecnologiamente più avanzata del "bel paese". Chi pensa siano ancora dei coltivatori di riso, vada a farsi un giro per Shanghai e Guangzou e nei relativi distretti industriali. Ducati, Piaggio e molti altri brand famosi, producono particolari in cina da anni!
Sulla questione "made in italy" attualmente c'è un vuolo legislativo, che lascia adito ai "furbetti" di esporre questo marchio anche dove di italiano non c'è nulla (e non solo nel settore nostro, è un discorso generale). Questo perchè le normative guardano solamente dove sono avvenuti gli assemblaggi finali del prodotto. Di conseguenza basta assemblare in italia una motina con pezzi totalmente cinesi, per poi poterla denominare come "prodotto made in italy". Basta mettere due viti sulle stanghette di occhiali fatti in cina, per chiamarli made in italy e venderli a 300 euro.
In poche parole la dicitura "made in italy" in moltissimi casi serve solo per alzare il prezzo di vendita, senza una reale giustificazione data dalla qualità intrinseca del prodotto.
Noi da sempre preferiamo dare la massima chiarezza sui prodotti che vendiamo, puntando sulla "qualità" e non sulla "provenienza". Le motine come la nostra Supernova vengono assemblate in Italia, quindi avrebbero tutti i titoli per essere definite "Made in Italy". Noi per chiarezza nei confronti del cliente da sempre specifichiamo la provenienza di tutte le singole parti, senza inganni. Questa cosa secondo noi è doverosa, ma vedo che troppo spesso viene sfruttata dai concorrenti per screditare i nostri prodotti. Da un lato inorgoglisce, perchè significa che son fatti talmente bene che non hanno nessun appiglio tranne questo, ma dall'altro può danneggiare le vendite in quanto i neofiti che non sanno queste cose possono "abboccare".
Di conseguenza personalmente invito sempre ad andare a vedere e toccare con mano i prodotti, guardate i forcelloni, guardate il telaio, le piastre, i freni, gli ammortizzatori e tutti i particolari. Solo dopo decidete con la vostra testa cosa comprare, così eviterete brutte soprese. Io sono professionista del settore da anni, so quanto costa fare questo o fare quello, c'è gente che dà veramente troppo fumo negli occhi ai clienti, per fare un esempio (dirò il peccato, ma non il peccatore), c'è chi vende dei monoammortizzatori italiani "entry level", costo di produzione 100-120 euro, prezzo di vendita 750 euro.
Un pilota che risparmia per comperare un mono da 750 euro, si aspetta di avere un prodotto race ai massimi livelli, non un entry level. Fatevi furbi e fate gli "scafati", perchè non è tutto oro quello che luccica. Sgamarli è semplice, basta fare i confronti! Prendete quel mono e poi guardate un nostro Mupo (top dei top della produzione italiana), vedrete che da una parte ci saranno materiali economici, dall'altra (mupo) ci saranno materiali nobili e costosi (ergal anodizzato duro, lappature sugli steli, lavorazioni dal pieno CNC, etc). Di consegeunza se uno ragiona con la sua testa, capisce in un attimo che se uno è venduto ad un prezzo corretto, l'altro è ad un prezzo a dir poco spropositato.
Sulle cose che scrivo non ho problemi a metterci faccia e firma.
Luigi
Sulla questione "made in italy" attualmente c'è un vuolo legislativo, che lascia adito ai "furbetti" di esporre questo marchio anche dove di italiano non c'è nulla (e non solo nel settore nostro, è un discorso generale). Questo perchè le normative guardano solamente dove sono avvenuti gli assemblaggi finali del prodotto. Di conseguenza basta assemblare in italia una motina con pezzi totalmente cinesi, per poi poterla denominare come "prodotto made in italy". Basta mettere due viti sulle stanghette di occhiali fatti in cina, per chiamarli made in italy e venderli a 300 euro.
In poche parole la dicitura "made in italy" in moltissimi casi serve solo per alzare il prezzo di vendita, senza una reale giustificazione data dalla qualità intrinseca del prodotto.
Noi da sempre preferiamo dare la massima chiarezza sui prodotti che vendiamo, puntando sulla "qualità" e non sulla "provenienza". Le motine come la nostra Supernova vengono assemblate in Italia, quindi avrebbero tutti i titoli per essere definite "Made in Italy". Noi per chiarezza nei confronti del cliente da sempre specifichiamo la provenienza di tutte le singole parti, senza inganni. Questa cosa secondo noi è doverosa, ma vedo che troppo spesso viene sfruttata dai concorrenti per screditare i nostri prodotti. Da un lato inorgoglisce, perchè significa che son fatti talmente bene che non hanno nessun appiglio tranne questo, ma dall'altro può danneggiare le vendite in quanto i neofiti che non sanno queste cose possono "abboccare".
Di conseguenza personalmente invito sempre ad andare a vedere e toccare con mano i prodotti, guardate i forcelloni, guardate il telaio, le piastre, i freni, gli ammortizzatori e tutti i particolari. Solo dopo decidete con la vostra testa cosa comprare, così eviterete brutte soprese. Io sono professionista del settore da anni, so quanto costa fare questo o fare quello, c'è gente che dà veramente troppo fumo negli occhi ai clienti, per fare un esempio (dirò il peccato, ma non il peccatore), c'è chi vende dei monoammortizzatori italiani "entry level", costo di produzione 100-120 euro, prezzo di vendita 750 euro.
Un pilota che risparmia per comperare un mono da 750 euro, si aspetta di avere un prodotto race ai massimi livelli, non un entry level. Fatevi furbi e fate gli "scafati", perchè non è tutto oro quello che luccica. Sgamarli è semplice, basta fare i confronti! Prendete quel mono e poi guardate un nostro Mupo (top dei top della produzione italiana), vedrete che da una parte ci saranno materiali economici, dall'altra (mupo) ci saranno materiali nobili e costosi (ergal anodizzato duro, lappature sugli steli, lavorazioni dal pieno CNC, etc). Di consegeunza se uno ragiona con la sua testa, capisce in un attimo che se uno è venduto ad un prezzo corretto, l'altro è ad un prezzo a dir poco spropositato.
Sulle cose che scrivo non ho problemi a metterci faccia e firma.
Luigi